A cura di Anna Fasolato
La classe 3B
IA e didattica: un caso di successo
Con il progetto metAmorfosI, l’IA ha fatto nuovamente ingresso nella classe 3B. Attraverso 10 laboratori, per un totale di 20 ore in classe, gli alunni e le alunne hanno approfondito diverse tematiche legate all’IA. Non solo hanno sperimentato alcuni degli strumenti gratuiti oggi più utilizzati, come Copilot, ChatGPT, Dall-e, Playground, ma hanno anche affrontato le questioni tecniche ed etiche che si celano dietro all’interfaccia user-friendly di questi servizi e, in generale, dietro all’impiego di tecnologie IA in vari settori.
L’utilizzo degli strumenti di Intelligenza Artificiale durante il percorso è stato sempre funzionale alla spiegazione o all’introduzione di argomenti attinente al programma scolastico. Il programma ha infatti funto da contenuto, l’IA da mezzo attraverso il quale questo contenuto è stato esplorato in maniera totalmente nuova.
Al termine di questo percorso, gli alunni e le alunne dichiarano di percepire l’IA come meno distante e meno astratta. Inoltre, mostrano di aver acquisito una consapevolezza critica che li allontana dagli atteggiamenti “apocalittici o integrati”, spesso tipici dell’opinione pubblica mainstream.
L’utilizzo degli strumenti di Intelligenza Artificiale durante il percorso è stato sempre funzionale alla spiegazione o all’introduzione di argomenti attinente al programma scolastico. Il programma ha infatti funto da contenuto, l’IA da mezzo attraverso il quale questo contenuto è stato esplorato in maniera totalmente nuova.
La metodologia didattica impiegata nei laboratori ha introdotto una nuova dimensione nell’ambito scolastico. Le lezioni, con spazi di frontalità brevissimi, hanno coinvolto attivamente gli alunni e le alunne, che hanno lavorato al computer e interagito singolarmente con i programmi di intelligenza artificiale. L’approccio è stato semiguidato: partendo da input iniziali, gli alunni e le alunne sono stati guidati nella scoperta autonoma del funzionamento dei sistemi, nonché nell’individuazione delle loro falle tecniche e delle questioni etiche ad essi associate. In questo contesto, si impara semi-autonomamente attraverso tentativi ed errori, e soprattutto, a proprio ritmo, avendo così l’opportunità di esprimere liberamente i propri pensieri, dubbi, fragilità e punti di forza con i propri compagni/e di classe, in uno sforzo condiviso al raggiungimento dello stesso obiettivo. È emerso che questo tipo di approccio non è affatto individuale, ma promuove l’apprendimento tra pari: ognuno è attivamente coinvolto nella scoperta, pronto a dialogare e ad aiutare i propri compagni/e, creando collaborazioni spontanee. Inoltre, in ogni laboratorio, è stato dedicato del tempo per una discussione aperta e partecipata sul tema del giorno e sulle scoperte effettuate, incoraggiando l’elaborazione del pensiero e la sua condivisione. Questo approccio didattico, partecipativo e inclusivo, guida ma allo stesso tempo lascia spazio di movimento, stimolando non solo un pensiero attivo e critico, ma anche lo scambio di idee tra gli alunni e le alunne, promuovendo un clima di apprendimento collaborativo e arricchente. Una nota positiva è stata la sinergia con l’insegnante, con la quale si è sviluppata una stretta collaborazione sia nell’adattare i temi dei vari laboratori alle esigenze della classe, che durante lo svolgimento effettivo dei laboratori stessi.
Questo approccio didattico, partecipativo e inclusivo, guida ma allo stesso tempo lascia spazio di movimento, stimolando non solo un pensiero attivo e critico, ma anche lo scambio di idee tra gli alunni e le alunne, promuovendo un clima di apprendimento collaborativo e arricchente.
Infine, l’esecuzione del progetto finale offre un altro caso di studio importante. La classe 3B si è dedicata alla creazione di una presentazione su una figura storica o famosa che incarnasse i loro ideali o rappresentasse qualità e successi a cui aspirano, utilizzando vari strumenti IA di generazione di video, audio e immagini. Hanno così condotto ricerche autonome sul personaggio e impiegato strumenti di AI per costruire una presentazione intorno a queste figure, trasformando immagini e pensieri in avatar digitali. Per aggiungere un tocco personale, hanno utilizzato un software di face swap, che ha permesso loro di impersonare gli avatar e di esprimere in modo creativo le proprie idee e riflessioni. La presentazione è risultata quindi essere stata realizzata totalmente con strumenti di intelligenza artificiale e ha permesso agli alunni e alle alunne di mettere in pratica le competenze acquisite durante il percorso in modo creativo e critico. L’entusiasmo dimostrato dagli alunni e dalle alunne e la qualità dei lavori finali, che verranno presentati all’esame orale di terza media, evidenziano il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’ambito scolastico per promuovere un approccio didattico più interattivo e coinvolgente.
L’entusiasmo dimostrato dagli alunni e dalle alunne e la qualità dei lavori finali, che verranno portati come all’esame orale di terza media, evidenziano il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’ambito scolastico per promuovere un approccio didattico più interattivo e coinvolgente.
Di seguito, i capolavori finali.