A cura di Vala Fatah
La classe 3DS
Sperimentazioni di Creatività, Emotività e Sfida con l’Intelligenza Artificiale
Progetto MetAmorfosi ha innescato un percorso di studio ed esplorazione di argomenti relativi all’intelligenza artificiale con la classe 3DS dell’istituto torinese A. Volta, una terza di Liceo Scientifico ad indirizzo Scienze Applicate. È una classe di studenti interessati, intelligenti, e collaborativi. Infatti gli studenti si sono rivelati essere capaci non solo di partecipare e interagire durante il percorso del progetto, ma anche di plasmarlo e modificarlo nel tempo. Progetto metAmorfosi si è articolato in otto incontri, ciascuno da due ore, nel laboratorio di informatica della scuola. La professoressa di letteratura della classe è sempre stata presente e disponibile durante le fasi di preparazione e implementazione dei laboratori, e durante i lavori per il progetto finale.
Con la classe abbiamo esplorato vari argomenti relativi all’intelligenza artificiale, partendo dal confronto tra la rappresentazione dell’intelligenza artificiale nel cinema, nella letteratura, e specialmente in capolavori di fantascienza, con lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA nella vita reale. Abbiamo poi esplorato il concetto di Ricerca: il come fare ricerca e valutare i risultati ottenuti, tramite un laboratorio improntato alla ricerca di informazioni su un autore relativo al corso di letteratura italiana, sui libri di testo, su Internet, e tramite strumenti di intelligenza artificiale generativa, sviluppando consapevolezza delle potenzialità e limitazioni dei vari metodi di ricerca e valutazione dei risultati. La professoressa ha replicato questo laboratorio con un’altra classe di quarta liceo, sottolineando il feedback positivo ricevuto e la potenzialità di disseminazione più ampia di questi laboratori anche singolarmente.
La professoressa ha replicato questo laboratorio con un’altra classe di quarta liceo, sottolineando il feedback positivo ricevuto e la potenzialità di disseminazione più ampia di questi laboratori anche singolarmente.
Gli studenti hanno imparato ad utilizzare strumenti di intelligenza artificiale generativa di immagini, e dando spazio alla loro creatività hanno liberamente generato prodotti sia di stampo artistico che realistico. È molto interessante il caso di una studentessa che ha provato a creare un’immagine di IA partendo da un suo disegno di un volto umano molto creativo e particolare, il quale però lo strumento di generazione image to image non è riuscito a rielaborare. Durante i laboratori gli studenti hanno scoperto e sviluppato piena consapevolezza dei biases di strumenti di intelligenza artificiale che non riflettono le loro richieste di creazione di immagini e testi più aperti, creativi e multiculturali di quelli che l’IA riesce ad immaginare e creare.
Queste esplorazioni di diversi argomenti si sono intrecciate e concluse con il progetto finale. La classe ha creato vari lavori centrati su temi come cyberbullismo e violenza sulle donne. Alcuni studenti hanno poi creato lavori indipendentemente, mischiando media diversi come suono, immagini, video, e testo. È stato interessante notare come spesso le idee degli studenti erano fin troppo creative per il programma di intelligenza artificiale, che nonostante i prompt estremamente dettagliati non riusciva a creare l’immagine richiesta dagli studenti: ad esempio una riproduzione di San Sebastiano trafitto da frecce costituite da messaggi d’odio, un’idea particolare e creativa ma non riproducibile da uno strumento di IA generativa. Ad ogni modo è stato veramente bello e interessante vedere la capacità dimostrata dagli studenti di saper prendere la difficoltà o il fallimento dell’utilizzo di uno strumento IA e trasformarlo in una nuova idea e opportunità.
Ad ogni modo è stato veramente bello e interessante vedere la capacità dimostrata dagli studenti di saper prendere la difficoltà o il fallimento dell’utilizzo di uno strumento IA e trasformarlo in una nuova idea e opportunità.
Di seguito, alcuni dei capolavori finali:
SFIDARE GLI STEREOTIPI DELL’IA:
Di quale nazione si tratta?
Gli studenti di questo progetto hanno creato delle immagini che rappresentano vari paesi, ma ciò che è interessante è stato il loro punto di vista di “sfida” con il programma di intelligenza artificiale generativa. Volevano capire se l’intelligenza artificiale è in grado di creare delle immagini che guardandole un osservatore può risalire alle idee originali.
Secondo il gruppo che ha presentato è stato interessante notare che comunque in alcuni casi il programma ha provato rappresentare i vari paesi in modo creativo e non banale, ad esempio utilizzando paesaggi naturali e riferimenti culturali locali anziché semplicemente con una bandiera.
RITRARRE EMOZIONI “UMANE” TRAMITE STRUMENTI DI IA:
Cyberbullismo: Rabbia vs Tristezza
Gli studenti hanno deciso di creare un’immagine legata al tema del Cyberbullismo, hanno notato l’incapacità dello strumento di intelligenza artificiale nel ritrarre l’emozione giusta: volevano rappresentare una ragazza che leggendo i messaggi d’odio sembrasse “triste e sofferente”, invece il programma ha realizzato un volto che loro hanno definito “arrabbiato” e hanno deciso che l’emozione della rabbia leggendo dei messaggi d’odio è altrettanto valida e quindi di mantenere questa immagine.
RITRARRE EMOZIONI “UMANE” TRAMITE STRUMENTI DI IA:
Rappresentare la Violenza e Disperazione
Entrambe le immagini sono state create utilizzando il programma “Playground”. Nonostante i difetti anatomici importanti, ad esempio le mani della ragazza nella seconda foto, i risultati sono immagini impattanti e definite come “inquietanti”.
IA GENERATIVA vs CREATIVITÀ UMANA:
Il “Fallimento” dello strumento di IA generativa
Il disegno della studentessa, creativo e particolare, con dettagli non comuni, non viene riconosciuto dal programma di IA generativa image to image. È facile e istintivo per l’osservatore del disegno distinguere che si tratta di un volto di profilo, ma il programma IA non ci riesce, e quando la studentessa richiede di generare un’immagine realistica ispirata alla sua il programma non risponde con immagini soddisfacenti al prompt.
Durante il progetto si è sentita e notata una discordanza tra IA generativa e Creatività umana: gli studenti hanno idee interessanti che i programmi di IA generativa non riescono a tradurre in prodotto. Ciò però risulta nella trasformazione dell’idea originale da parte degli studenti, per adattarsi alle capacità dello strumento di intelligenza artificiale.
IA GENERATIVA vs CREATIVITÀ UMANA:
L’IA generativa come ispirazione per la creatività umana
Due studenti hanno creato la copertina per un album partendo da immagini generate con Dall-E per poi disegnare a mano la copertina:
Uno studente ha creato delle immagini ispirate al suo brano utilizzando l’IA, richiedendo nel prompt i vari dettagli della canzone; ha poi chiesto a un suo compagno di realizzare un disegno a mano basandosi sulle immagini IA come ispirazione.
È interessante notare che hanno praticamente capovolto il processo più comune della generazione di immagini IA “image to image”, che utilizza un’immagine disegnata da una persona per creare un’immagine “migliorata” con intelligenza artificiale. Qui hanno deciso di fare il contrario.
Anche il brano stesso “Buried” è stato prodotto con l’aiuto di un programma IA per creare il master. Il brano è stato concettualmente ideato dallo studente, la quale utilizzato il programma IA da un punto di vista funzionale per facilitarne la creazione.
IA GENERATIVA vs CREATIVITÀ UMANA:
Difficoltà di “dialogo” con gli strumenti di IA
La studentessa ha creato un video partendo da immagini di IA generate tramite prompts dal testo di una canzone:
“Ho usato l’intelligenza artificiale e le conoscenze che mi sono state spiegate durante illaboratorio. Ho riscontrato alcune difficoltà nel far comprendere all’intelligenza artificiale cosa intendessi, per esempio non comprende alcuni concetti più astratti come la pazzia che diventa bellezza, e l’animale bruco, evidentemente non conosciuto dal sito.”
Anche qui, come accennato prima, si riscontra una discordanza tra IA generativa e Creatività umana: gli studenti hanno idee interessanti che i programmi di IA generativa non riescono a tradurre e ricreare.